La città ha tanti portici quanti nessun'altra al mondo: trentacinque chilometri. Goethe ne parla nel suo 'Viaggio in Italia': "Sul far della sera mi sono finalmente appartato da questa antica città veneranda e dotta, da tutta questa folla che, sotto i suoi portici sparsi quasi per tutte le vie, può andare e venire al riparo dal sole e dalla pioggia...". Stendhal, invece, ha un'idea singolare: "Bologna presenta un aspetto deserto e tetro avendo portici sui due lati di tutte le strade. I portici dovrebbero essere da un solo lato come a Modena. Così sarà Parigi fra duecento anni....".
Enzo, il re prigioniero che piaceva alle donne
Re Enzo, figlio naturale dell'imperatore Federico II, fu catturato nella battaglia al ponte della Fossalta, presso Modena. Battaglia vinta per merito dei bolognesi, che prepararono per il re una degna prigione nel Palatium Novum (ora Palazzo Re Enzo). L'ingresso del giovane re, 24 anni, 'biondo e gentile', fu trionfale e anche la prigionia fu un evento nella città. Il re catturato poetava in volgare ('Le canzoni di re Enzo') e leggendari rimasero i suoi amori. Una cronaca bolognese del '400 narra della passione di re Enzo per una ragazza di Viadagola chiamata Lucia. Secondo la leggenda pare che il padre Federico II abbia tentato di tutto per riavere indietro il figlio. Un'altra leggenda parla di un suo tentativo di fuga avvenuto nel 1268.
San Petronio
San Petronio è il patrono di Bologna, festeggiato il 4 ottobre. Il vescovo bolognese operò nel V secolo. Era greco, discendente di Costanzo e Costantina. Inviato a Roma per informare il papa Celestino I sul carattere di un'eresia scoppiata in Oriente, venne consacrato vescovo per tenere fede a una visione che il Pontefice avrebbe avuto la notte precedente il suo arrivo,(nella visione San Pietro avrebbe annunciato al papa la morte del vescovo di Bologna Felice, proponendogli per la successione il legato dell'imperatore d'Oriente). Salito in cattedra, Petronio fu accolto con entusiasmo dai bolognesi, riedificò chiese e si fece tutore anche delle esigenze civili della città.
L'incoronazione di Carlo V
Il Papa Clemente VII incorona Carlo V imperatore nella cappella di San Petronio. La città fu scelta a causa del veto dei pontificii su Roma, perché non volevano riaprire la piaga del recentissimo 'sacco' perpetrato proprio dalle soldatesche di Carlo. Per permettere il passaggio del corteo da Palazzo D'Accursio a San Petronio, fu costruito un ponte di legno che crollò non appena fu passato il corteo. Il crollo fu rovinoso e chi ci rimise di più fu il popolino che stava di sotto.
Discesa della Madonna di San Luca
Nella primavera del 1433, piogge torrenziali imperversarono sulla città di Bologna. Per tre mesi non cessò mai di piovere al punto che il Consiglio degli Anziani decise di portare a Bologna l'immagine della Beata Vergine della Guardia, la Madonna di San Luca. Il trasporto cominciò sabato quattro luglio 1433. Il giorno successivo, appena giunta l'immagine a Porta Saragozza, cessò improvvisamente di piovere. Ebbero così inizio le tradizionali discese in città della Beata Vergine di San Luca. Ora la discesa, giorno di festa religiosa, avviene il sabato precedente l'Ascensione.
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